Stilare una classifica dei cattivi della storia letteraria è impossibile, anche perché per farlo bisognerebbe sicuramente avere una cultura immensa.
Ecco perché ne abbiamo scelti solo “alcuni”, quelli che ci hanno colpito, o da cui abbiamo qualcosa da imparare, perché come disse Woody Allen “Il mondo si divide tra buoni e cattivi. I buoni dormono meglio, ma i cattivi da svegli si divertono molto di più.”
Cominciamo da “Il Diario del Seduttore”scritto dal filosofo Kierkegaard, fa parte di una delle sue opere più famose, Enten-Eller ed è un’opera che racconta una storia di seduzione e abbandono. Da una parte abbiamo il seduttore Johannes che seduce e poi appunta in maniera strategica il suo modus-operandi su un diario, e dall’altra Cordelia che è la giovane ragazza che viene sedotta e conquistata dal nostro amato cattivo.
In seguito il diario viene preso da un amico di Cordelia che lo pubblica e questa storia banale suscita un interesse particolare per la personalità di Johannes.
Quest’ultimo più che un semplice seduttore carnale è un seduttore intellettuale e psicologico infatti utilizza un modo subdolo ma anche raffinato di seduzione. Infatti lui non è appagato dal semplice concedersi della donna, ma vuole che lei si doni liberamente a lui perché “solo nella libertà c’è delitto e gioia”.
Cordelia scrive in una delle sue lettere che si sente totalmente smarrita in quanto lui prima si abbandonava a lei, poi la trattava come un’estranea, a volte era dolce, a volte pieno di passione e selvaggio…. Insomma il nostro seduttore portava le donne allo smarrimento più totale in modo che fossero costrette a perdersi: e cosa c’è di peggio di uno smarrimento totale per una persona che non ricambia nemmeno i tuoi sentimenti?
Tutte le azioni e i gesti compiuti da Johannes erano finalizzati al suo scopo e cioè sedurre Cordelia e poi abbandonarla a se stessa perché era il suo solo modo di appagamento: prima il possesso della donna e poi abbandonarla.
Molto astuto Johannes crea prima rapporti con le persone vicine alla sua vittima, come la zia di Cordelia, tant’è che all’inizio sembra addirittura che lui abbia un interesse sincero, ma il tempo trascorso con Cordelia servono solamente per studiarla, programmare le azioni future, far crescere la sua curiosità, cosicché una volta innamorata chiedendo l’approvazione alla zia e avendone già conquistato la fiducia non potrà ricevere un no come risposta.
Seguendo quindi il sui piano in maniera scrupolosa ed attenta il piacere finale sarà di tipo narcisistico.
Sicuramente Johannes è un cattivo che affascina e ne ha tutte le qualità: pianificatore, egoista, in certo senso mentalista, sicuro di sé e di quello che può offrire ma al contempo rimane un uomo infelice ed inquieto che non prova né emozioni e né sensazioni e che trova appagamento solo negli estremi.
Un altro cattivo per eccellenza che fa parte della letteratura è Lestat de Lioncurt, protagonista principale della serie di romanzi Cronache dei vampiri.
Lestat è un nobile francese che diventa vampiro e intreccia relazioni e vicende con altri che prima o dopo di lui sono diventati vampiri.
Il nostro amato protagonista nasce in una famiglia ricca e comincia sin da piccolo ad essere in disaccordo con la mentalità chiusa e conservatrice che lo circonda, soprattutto con quella del padre e del fratello maggiore. Viene istruito in un monastero e in seguito muove la richiesta di restarci permanentemente ma gli viene negato il permesso e portato nuovamente a casa.
Con il passare del tempo mostra un talento una passione per il teatro e comincia a fare l’attore per una compagnia italiana, ma anche questa sua passione viene fermata dal padre e dal fratello maggiore. L’unica persona che lo comprende è la madre, che però non può aiutarlo e sostenerlo in quanto è malata e non riesce mai ad esprimersi nella sua interezza.
Comunque anche se la sua famiglia provava questa avversione nei suoi confronti era lui che provvedeva con la caccia alla sua famiglia e quando ci furono dei lupi che minacciavano il paese di fianco al suo, si precipitò e li eliminò tutti. Fu così che il nostro Lestat si conquistò la stima degli abitanti e conobbe un ricco mercante che lo ricoprì di doni e complimenti.
Col passare del tempo Lestat e Nicholas, il ricco mercante, diventarono amici e passarono molto tempo assieme scoprendo ed assecondando le proprie affinità artistiche così da fuggire insieme a Parigi e fare ognuno il lavoro che aveva sempre sognato: Lesta l’attore e Nicholas il violinista.
Purtroppo però questo sogno viene infranto quando Lestat viene rapito e gli viene dato il “Dono Oscuro” e quindi viene trasformato in vampiro.
Nonostante ci siano molti vampiri più “grandi” e potenti di lui, Lestat diverrà uno dei più potenti vampiri del mondo e avrà dentro di sé il sangue di altri tre potenti vampiri, il che lo renderà veramente immortale: potrà mostrarsi al Sole senza morire e potrà fare a meno del sangue.
Avrà anche lui dei “figli” e tra questi troviamo Nicholas ma anche sua madre, una delle autentiche vampire, dotata di grande forza e voracità.
Di certo Lestat è molto affascinante: capelli biondi e ricci, occhi grigi che riflettono tutto quello che lo circonda ma anche quello che pensa e per questo possono essere definiti il suo punto debole oltre al fatto che resta una persona molto elegante nei modi e questo a volte può tradirlo perché col passare degli anni certi “modi di fare” si sono sicuramente persi.
Lestat è sicuramente un cacciatore della peggior specie: si avvicina alla sua vittima e ne diventa amico e confidente, si fa donare il cuore che poi lui stesso farà smettere di battere. È un personaggio a cui piace la bellezza sotto tutti i punti di vista ma soprattutto quella più selvaggia. Ama osservare e crede molto in se stesso infatti non fa altro che valorizzare i suoi punti di forza, si adatta ad ogni tipo di situazione ed è anche per questo che riesce a vivere così a lungo nonostante infranga ogni regola o patto che lo riguarda. Proprio per questi motivi si definisce “ il Diavolo che si muove come un Angelo.”
Parliamo dei cattivi della letteratura e come non possiamo parlare del protagonista di Cime Tempestose, Heathcliff?
Lui è un trovatello che viene portato nello Yorkshire dal padre della sua amata Catherine. I due crescono come fratelli ma creano un rapporto morboso essendo due anime irrequiete: lei viziata e scatenata, lui rozzo e scontroso.
Di certo Heathcliff la ama sopra ogni cosa e anche lei prova lo stesso, ma c’è sempre una storia di classe: lei figlia di un proprietario di fattoria non può sposare un ragazzo trovato per strada e decide di sposare un ragazzo ricco della città.
Heathcliff scappa quando ascolta un discorso che Catherine sta facendo con la sua balia in cui dice che sicuramente sarebbe degradante per lei sposare Heathcliff ma lei lo ama sotto ogni punto di vista perché lei dice: “lui è più me più di quanto lo sia io”.
Heathcliff però si ferma alla parola degradante e comincia la sua “missione distruttiva” distruggendo se stesso e tutto ciò che lo circonda.
Riesce a distruggere la felicità della cognata che da sempre era stata innamorata di lui, distrugge la felicità della figlia di Catherine (morta dandola alla luce) e non per ultimo distrugge anche la felicità del suo stesso figlio.
Il nostro protagonista è di sicuro furioso ma allo stesso tempo fragile, quest’ultima peculiarità deriva sicuramente dalla paura: amare non è per tutti.
In questo romanzo non esiste una seconda possibilità c’è solo la morte; ragione per cui Heathcliff pieno di odio e di ira si lancia una maledizione: quella di essere perseguitato per tutta la vita dallo spirito di Catherine, perché lui l’ha uccisa e vuole che la sua vittima lo faccia impazzire.
In fondo è lui che è stato disposto a tutto, anche uccidere la proprio anima gemella se fosse necessario, per ottenere quello che vuole.
Della letteratura contemporanea, tra i cattivi sicuramente affascinanti analizziamo il Presidente Snow, principale antagonista della trilogia Hunger Games.
Lui è dominatore di Capitol City e di tutta Panem e lo è diventato non di certo in maniera democratica ma eliminando tutte le persone che gli andavano contro e tutti i suoi rivali presenti alle “elezioni”.
È un tipo ovviamente autoritario, molto egoista, tirannico e crudele anche se appare sempre tranquillo e molto rilassato.
Viene descritto come una persona dall’aspetto riluttante e che odora di sangue e di rose, infatti porta sempre una rosa all’occhiello geneticamente modificata che serve per coprire l’odore del sangue dovuto alle ulcere che il Presidente Snow ha nella bocca. Queste ulcere sono dovute ai veleni che il presidente ha dovuto bere e che erano quelli con cui ha ucciso le sue vittime (lui però ne beveva l’antidoto) così da non destarne sospetti.
Lui stesso ammette che non esita ad uccidere nessuno, anche i bambini, ma lo fa solo quando ne ha un motivo ben preciso: si giustifica infatti dicendo che tutti i suoi omicidi sono avvenuti solo per delle motivazioni concrete.
Per tutta la durata della trilogia possiamo cogliere come Snow veda il mondo in maniera egoistica e come sia paranoico. Di certo sia il suo nome, che la sua passione per le rose ci fanno capire quanto sia narcisista per la sua voglia di rimanere impeccabile nonostante tutte le mostruosità di cui è capace. È molto abile nel manipolare le persone infatti questa sua qualità gli ha permesso di detenere il potere così a lungo.
Un altro cattivo che possiamo considerare più vicino ai giorni nostri è Hannibal Lecter che è il protagonista di una serie di romanzi scritti dallo scrittore americano Harris.
Questo serial killer, interpretato sia sul grande che sul piccolo schermo da attori di grande fama, viene definito anche Hannibal il cannibale proprio perchè praticava il cannibalismo.
Medico psichiatra criminologo, ha una mente attiva e veloce che tende ad intuire i pensieri degli altri ma anche quelli degli altri assassini. Sente profumi e odori particolari anche a metri di distanza e dal punto di vista comportamentale è educato, gentile e gentiluomo.
È un uomo che ha molte passioni: la pittura, la cucina, la musica classica, la lettura e il disegno.
Oltre alle doti intellettuali ha sicuramente grandi abilità sportive: pratica arti marziali, utilizza armi da fuoco e le cosiddette “armi bianche” che vengono utilizzate con lo scopo di offendere la persona; infatti vengono così chiamate perché per la maggior parte sono armi con punte in metallo che riflettendo la luce del sole fanno assumere loro un colore bianco.
Dal punto di vista fisico si presenta con capelli tirati indietro, grande gabbia toracica e occhi castani dove all’interno troviamo scintille rosse che si muovono come anguille.
Nasce da padre lituano e madre italiana in una famiglia aristocratica. Il suo sentimento di odio e vendetta nonché il suo diventare assassino possono essere ricondotti alla sua infanzia quando a causa della seconda guerra mondiale con la sua famiglia si trasferisce in un casale nei boschi, solo che in seguito vengono trovati e lui e sua sorella restano gli unici superstiti di un attacco avvenuto da parte dei tedeschi. I due bambini vengono fatti prigionieri ed in seguito anche la sorella di Hannibal viene uccisa e lui confuso tra fame e freddo viene obbligato a mangiare pezzi del cadavere di sua sorella. Da qui quindi parte il suo istinto omicida che si protrae nel tempo ma che sfocia nel primo e vero assassinio in Francia, quando innamorata della moglie di suo zio che l’aveva adottato, dopo che un uomo aveva pesantemente insultato sua zia, Hannibal andò alla sua ricerca e lo uccise.
Dopo aver perso questo grande amore, perché sua zia ormai non lo vede più come un uomo ma come un assassino, Hannibal pensa a costruirsi una carriera, a studiare, viaggiare e mostrando tra l’altro una grande passione per Firenze.
Verrà catturato in America e condannato a nove ergastoli anche se poi riuscirà a farsi spostare di prigione e a riuscire ad evadere.
Dopo varie peripezie, viaggi, sedute psicoanalitiche e il rischio della morte il nostro Hannibal riesce nuovamente a fuggire in compagnia di Starling dandosi alla latitanza.
Un altro personaggio analizzato è Sauron, villians de Il Signore degli Anelli definito anche l’Oscuro Signore.
Il suo nome all’origine era Mairon “l’Ammirabile”, all’inizio spirito angelico poi indotto al male. Dopo questo cambiamento verso la malvagità gli fu cambiato il nome in Sauron che vuol dire l’Aborrito.
Sauron seguirà e servirà sempre il suo maestro restandogli fedelmente il suo secondo ma in seguito comincerà a volere sempre di più e a voler diventare più potente con l’intento di conquistare l’intera Arda dominando la mente ma anche la volontà di tutti i suoi popoli.
Dal punto di vista fisico all’inizio Sauron era di bell’aspetto e poteva assumere qualsiasi forma lui volesse così da riuscire ad ingannare chiunque per raggiungere i propri scopi. In seguito, quando cominciò le sue opere di distruzione perse la sua abilità di trasformarsi e diventò non più bello ma “nero e orrendo” in modo tale da non riuscire più a nascondere le sue vere intenzioni al mondo.
Particolare di Sauron è il Grande Occhio infuocato, che provoca gran terrore:
“ I contorni dell’Occhio erano di fuoco, mentre nel globo vitreo della cornea gialla e felina, vigile e penetrante, si apriva, nel buio di un abisso, la fessura nera della pupilla come una finestra sul nulla”.
Sauron è di certo composto da cattiveria allo stato puro: è sadico e aggressivo, ma anche molto intelligente. Grande oratore, è capace di tessere trame per raggiungere i suoi obiettivi e riesce facilmente ad avere la benevolenza delle altre razze della Terra di Mezzo mostrandosi per il manipolatore che è. Era abile nel creare oggetti magici ed era a conoscenza dei segreti della terra ma anche delle sue risorse.
Ultimo, ma non di certo per importanza, personaggio trattato è Mefistofele personaggio di “Faust” un dramma scritto da Goethe. Lo scrittore ci mette sessant’anni per scrivere quest’opera: una prima parte viene scritta sotto l’influenza che il giovane scrittore ha da altri correnti letterarie, a seguire abbiamo una parte più classica dell’opera a cui viene aggiunta alla parte scritta in precedenza, il Prologo in cielo e vengono apportate modifiche significative e infine un’ultima parte (la seconda) che celebra l’unione tra mondo e letteratura classica.
Nel Prologo in cielo appare la figura di Mefistofele che rappresenta il diavolo e che critica l’uomo che si tormenta usando la ragione.
Mefistofele vuole scommettere con il Creatore che riuscirà a portare alla perdizione Faust, un medico-teologo orai deluso dalla vita e annoiato che non crede che il “sapere” sia abbastanza. Dio però, non cede a questa scommessa, ma permette a Mefistofele di tormentare Faust perché, sapendo che è un uomo buono, crede che riuscirà a salvarsi.
Faust però decide di invocare la magia nera per cercare quel qualcosa in più che mancava nella sua vita e conoscere cose avanzate o proibite, si offre così per servire Mefistofele e lo farà in tutto per la durata di ventiquattro anni.
Mefistofele chiede l’anima al suo servitore in cambio della conoscenza delle bellezze del mondo e della vita rispetto alla sua vita ormai spenta e in forte declino, specialmente dopo il tentato suicidio di Faust, quest’ultimo accetta solo dopo la proposta di un patto di sangue dove la posta è proprio la sua anima. Mefistofele propone di esaudire i suoi desideri grazie alla magia di cui è capace e avrà l’esclusiva dello spirito di Faust solo quando quest’ultimo avrà vissuto un’esperienza così incredibile tale da fargli pronunciare la frase “Dir all’attimo: sei così bello, fermati!”. Faust, che non ha certamente paura dell’oltretomba è che è fermamente convinto che non proverà più gioia una volta morto, accetta e parte col diavolo alla ricerca di tutti i piaceri che il mondo può offrirgli.
Dopo varie peripezie ed inganni imposti da Mefistofele a Faust, quest’ultimo decide di pronunciare la frase con cui avrebbe consegnato la sua anima al diavolo così che potesse mettere fine alla sua vita.
Comunque, anche se Faust dovrebbe finire all’Inferno, questo non succede perché viene salvato da alcuni angeli, vista la sua continua tensione all’infinito ma anche grazie a Margherita, suo amore durante la vita terrena. Si deduce quindi che l’Amore è la vera forza motrice dell’universo intero.
Mefistofele però, il cattivo di questa vicenda, autoironico e astuto che disprezza il mondo intero e la luce di certo non ne esce vincitore in quanto non riesce ad avere l’amina di Faust, ma anzi ha l’effetto contrario: lo fa uscire fuori dal suo stato di noia per la vita e lo porta alla continua sperimentazione dei piaceri del mondo.
Questo antagonista riveste quindi il “ruolo” di rovescio della medaglia di tutto quello a cui aspirava il protagonista e abbiamo due tipi di malvagità: quella demonica e quella diabolica. La prima rappresenta i sentimenti cattivi presenti in tutti gli esseri umani; mentre la seconda rappresenta chi persegue il male facendo finta di compiere azioni buone ed è proprio l’aspetto diabolico che fa parte principalmente di Mefistofele.
Proprio lui afferma “Sono una parte di quella forza che vuole sempre il Male ed opera sempre il Bene”.
Sitografia
https://sublimista.it/diario-del-seduttore-di-kierkegaard-narcisismo-o-poesia/
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lestat_de_Lioncourt
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cronache_dei_vampiri
https://rinstormportfolio.blogfree.net/m/?t=3918250
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Cime_tempestose
https://sublimista.it/cime-tempestose-il-filo-rosso-tra-catherine-e-heathcliff/
https://hunger-games-ita.fandom.com/wiki/Presidente_Snow
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_Hunger_Games#:~:text=Presidente%20Snow,-Coriolanus%20Snow%20%C3%A8&text=Nei%20film%20%C3%A8%20interpretato%20da%20Donald%20Sutherland%20e%20doppiato%20in,%2C%20egoista%2C%20vanitoso%20e%20tirannico.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Hannibal_Lecter
https://lotr.fandom.com/it/wiki/Sauron
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sauron
https://www.ereticamente.net/2020/12/faust-e-mefistofele-goethe-e-la-letteratura-esoterica-tedesca-luigi-angelino.html
https://m-library.weschool.com/lezione/faust-johann-wolfgang-goethe-trama-riassunto-16291.html
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Mefistofele
https://it.m.wikipedia.org/wiki/La_tragica_storia_del_Dottor_Faust
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