Il carisma della bellezza - Dorian Gray











 prova creativa: la trasformazione del ritratto




“Quando la giovinezza se ne sarà andata, la sua bellezza la seguirà e improvvisamente si renderà conto che non ci saranno più trionfi per lei, oppure dovrà accontentarsi di quei mediocri trionfi che il ricordo del passato renderà più amari di sconfitte. Ogni mese che passa la avvicina a qualcosa di tremendo. Il tempo è geloso di lei e combatte contro i suoi gigli e le sue rose. Il suo colorito si spegnerà, le guance si incaveranno, gli occhi perderanno luminosità. Soffrirà, orrendamente... Ah! Approfitti della giovinezza finché la possiede. Non sprechi l'oro dei suoi giorni ascoltando gente noiosa, cercando di migliorare un fallimento senza speranza o gettando la sua vita agli ignoranti, alla gente mediocre, ai malvagi. Questi sono gli obiettivi malsani, i falsi ideali della nostra società. Deve vivere! Vivere la sua vita meravigliosa che è in lei! Non lasci perdere nulla! Cerchi sempre sensazioni nuove. Non abbia paura di nulla.”

- Lord Henry Wotton




Dorian Gray è un giovane orfano ricco e molto bello, un giorno la sua innocenza viene messa alla prova dalle parole sopra citate di Lord Henry Wotton che gli mette in testa che la bellezza e la giovinezza, in quanto beni passeggeri, dovrebbero essere utilizzate e godute al meglio. Il giovane Dorian allora, che era stato dipinto in un meraviglioso quadro dal suo amico Basil in un modo tanto sublime da racchiudere nel dipinto stesso il segreto della sua anima, decide di rinunciare proprio all’anima e desidera di rimanere eternamente giovane; tutto quello che succederà con il passare del tempo andrà ad intaccare il Dorian del quadro e non quello in carne e ossa.

Dopo questo episodio il ragazzo e Lord Henry continuano a frequentarsi e Dorian si lascia trasportare verso strade peccaminose. Il primo vero segno di cambiamento in Dorian avviene dopo il suicidio di Sybil, una giovane attrice della quale lui si era innamorato; ma quando la ragazza, dato l’immenso amore che provava per Dorian, aveva perso le sue doti artistiche perché non poteva più fingere un amore, lui deluso, umiliato ed arrabbiato le aveva dettoche l’amava proprio per le sue doti d’attrice e che senza quelle non valeva nulla e poi se ne era andato. Al suo ritorno a casa vedendo che la sua espressione nell quadro era cambiata in una smorfia crudele, il giovane capisce che il desiderio che aveva espresso si era avverato, e ne resta da un lato contento e dall’altro spaventato. Comunque in un qualche modo si pente delle parole dette all’amata e le scrive una lettera ma la giovane ormai, distrutta da quanto aveva sentito, si era suicidata. Scoperta la cosa Dorian capisce che la colpa è sua ma non riesce ad addolorarsene veramente e dopo questo episodio, seguendo i consigli di Lord Henry inizia a vivere concentrandosi solo su stesso, sui suoi piaceri, qualsiasi essi fossero, senza mai porsi limiti e sfruttando al massimo la sua giovinezza eterna. Ogni azione immorale, spinta al male e al peccato sfigurano il volto nel quadro che inizia quasi a putrefarsi; Dorian, pur di non vedere com’è realmente la sua anima e continuare a vivere oltre il limite della legalità, nasconde il ritratto in una stanza sbarrata di cui solo lui ha la chiave.

Su Dorian cominciano a crearsi scandali e pettegolezzi ma questi non fermano il giovane che anzi inizia anche ad avere un comportamento strano e morboso con il quadro, perché da una parte lo detesta e non vorrebbe vederlo, dall’altra ne è estremamente affascinato. L’unico al quale Gray mostra il quadro è il pittore stesso: quando infatti un giorno Basil va a trovarlo chiedendoglispiegazioni per quei brutti pettegolezzi e sperando di essere smentito, Dorian non nega nulla, anzi gli mostra il quadro pieno dei segni dovuti alla corruzione dell’anima. L’amico ne rimane sconvolto e lo supplica di pentirsi ma Dorian si infuria e in un impeto d’ira accoltella Basil; ritorna poi lucido ma non è in grado di pentirsi o di soffrire davvero, anzi! Per proteggersi, perché l’unica cosa che conta è lui, chiama un vecchio amico nonché chimico, Alan Campbell, e lo ricatta in modo che si sbarazzi del cadavere con l’acido nitrico. Il chimico però non riesce a convivere con questo peso e dopo un po’ si suicida. Anche Dorian in fondo ha ancora un briciolo d’anima dentro di sé e per sopportare le disgrazie che lui stesso fa accadere si rifugia nell’alcool e nella droga, andando in un’oppieria nella zona poco raccomandabile del porto. Qui discute con una prostituta che lo chiama “Principe Azzurro”, attirando l’attenzione di un uomo, che scatta e lo attacca: è James il fratello di Sybil, che vuole vendicarsi di Dorian. Quest’ultimo però gli fa notare che non poteva essere lui l’uomo che stava cercando dato che erano passati diciotto anni e lui era invece giovanissimo, riuscendo così a scappare e rifugiandosi nella sua casa di campagna, dove però James, dopo aver compreso che in realtà si trattava proprio di lui, lo raggiunge e lo spia. Questi due episodi spaventano moltissimo Dorian e gli fanno davvero temere per la sua incolumità, scombussolandogli ancora una volta la psiche. James però viene accidentalmente ucciso durante una battuta di caccia e Dorian decide che vuole cambiare vita, vuole redimersi e rimettersi sulla buona strada, dichiarandoanche a Lord Henry di volere diventare una persona migliore; quando però prova anche a confessare i suoi peccati, compreso l’omicidio di Basil, il Lord non gli crede, anzi riesce a solo a pensare a come sia possibile che Dorian sia ancora così giovane e bello, invidiandolo moltissimo.

Qualsiasi cosa Dorian provi a fare non fa migliorare il quadro, la sua anima è troppo corrotta ormai e non avrebbe più potuto riconquistare la purezza che aveva quando era giovane; mentre contempla il ritratto viene colto da un incontrollabile rabbia e colpisce il quadro con lo scopo di distruggerlo, con lo stesso coltello usato per uccidere Basil. Dopo questo gesto un tremendo urlo allarma i servi che corrono e forzano la porta, entrando vi trovano il quadro che ritrae il giovane e bellissimo Dorian Gray mentre a terra, con un coltello conficcato nel petto, un vecchio, morto, che riescono a identificare come Dorian solamente per gli anelli che portava.




Dorian Gray ci va a rappresentare innanzitutto l’ingenuità di un ragazzino che si trova solo in un mondo di adulti, viene plagiato da idee alquanto discutibili di Lord Henry che, come tutte le persone, è affascinato dalla bellezza del giovane e vuole tenerselo vicino. Il pensiero che il Lord gli esprime sulla bellezza e sulla giovinezza, facendo intendere che è l’unica “qualità” davvero importante e che dà potere nella vita, fa crescere in Dorian il desiderio che moltissime persone hanno di restare per sempre giovani; questo vagheggiamento diventa così grande che Dorian prega che davvero sia così, che sia il quadro ad invecchiare al suo posto.

Questo desiderio viene esaudito e all’apparenza era tutto quello a cui chiunque potesse aspirare, però per Dorian era in realtà una condanna, anche se godendosi la vita e soddisfando ogni suo ghiribizzo non se ne rendeva conto.

Poteva fare qualsiasi cosa e infatti tantissime brutte voci e pettegolezzi lo circondavano, eppure era uno dei cittadini più stimati, le sue feste erano sempre maestose e piene di gente, la sua bellezza e giovinezza che non accennavano a modificarsi lo facevano apparire perfetto, riusciva ad abbindolare la gente con il suo fascino, fisico ma anche intellettuale, sia tra l’alta società che tra i “poco di buono” tra i quali spesso passava le nottate a ubriacarsi e compiere ogni tipo di azione lussuriosa, apparendo però impeccabile.

Dorian non capisce quanto in realtà la sua vita sia al limite dello sfacelo, fino a che non teme per la sua incolumità: in quel momento in lui scatta un qualcosa e guardando il quadro capisce il male che ha fatto, sia a sé stesso che agli altri. Prova così a redimersi ma nulla funziona. Capisce infine che la sua eterna bellezza e giovinezza non è stata un dono, un sogno realizzato, anzi è stata la sua condanna; nel testo infatti, verso la fine lo troviamo a pensare questo:




“Era stata quella bellezza a rovinarlo, la bellezza e la giovinezza che aveva invocato con una preghiera: per colpa di entrambe, la sua vita si era sporcata. La bellezza era stata solo una maschera, la gioventù solo una beffa. Ma, nel migliore dei casi, che cos’era la gioventù? Una stagione verde e immatura, una stagione di frivoli umori e pensieri morbosi. Perché ne aveva voluto portare per sempre la livrea? La giovinezza lo aveva rovinato.”




Questo perché la sua bellezza era solo un’illusione esteriore, mentre l’anima era estremamente corrotta e senza possibilità di essere corretta perché Dorian, restando bloccato nella giovinezza, non ha acquisito esperienza, non ha appreso realmente dai suoi errori e dalla conoscenza in cui si è imbattuto. Non è cresciuto né invecchiato, è rimasto come sospeso, la sua anima racchiusa nel quadro portava tutti i segni del tempo, della conoscenza… Segni che se Dorian avesse vissuto sulla sua pelle lo avrebbero fatto desistere, lo avrebbero fatto crescere, i piccolissimi sensi di colpa che ogni tanto aveva sarebbero stati amplificati e non si sarebbe ridotto così.




Eppure ancora oggi, anche se conosciamo la sua storia, siamo affascinati dalla bellezza e dalla giovinezza, in quanti vorrebbero restare per sempre nel fiore degli anni, poter fare tutto quello che si desidera e cavarsela ogni volta? In quanti avrebbero desiderato o desiderano quello che ha desiderato lui? Tanti, sono sicuro che in tanti ci farebbero un pensierino.

Dorian inoltre è un esempio lampante che il male è dentro ognuno di noi, può bastare pochissimo a farlo uscire e anche questo ci affascina di lui, e allo stesso tempo ci mette di fronte all’evidenza che Dorian potremmo essere noi, non importa che lui sia un ricco aristocratico di secoli fa e noi magari poveri squattrinati del nuovo millennio, il desiderio di poter vivere una vita piena, senza limitazione e restando giovani non è un concetto che sparisce e affascina così tanto da farci desiderare di essere come Dorian, di avere un quadro che prenda tutte le cose peggiori, che invecchi e diventi brutto al nostro posto, anche se si è consapevoli che la realtà è quella che mostra il dipinto e non quello che vediamo allo specchio o che vedono tutti gli altri. Anzi, ora forse ancora di più di allora, l'apparenza e l’immagine è tutto, chiedete a chi lavora sui social utilizzando la propria immagine, il proprio corpo, se come Dorian rinchiuderebbero la propria anima in un quadro pur di non invecchiare, beh, scommetto che la maggioranza dei ragazzi e delle ragazze non ci penserebbe due secondi prima di accettare.



Sitografia-Bibliografia:

https://library.weschool.com/lezione/dorian-gray-oscar-wilde-trama-riassunto-personaggi-12891.html

https://www.scuolazoo.com/info-studenti/copiare-a-scuola/riassunto-breve-ritratto-dorian-gray-frasi-personaggi-commento 

https://vitadalettore.com/il-ritratto-di-dorian-gray-recensione/

https://www.cinquecosebelle.it/cinque-citazioni-da-il-ritratto-di-dorian-gray-di-oscar-wilde/


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