L’analisi del sondaggio - prova creativa
Un sondaggio fatto per stabilire quale “cattivo” avesse suscitato un sentimento di ammirazione o di fascino condotto su un campione di 37 partecipanti ha dato i seguenti risultati.
La domanda posta era: Perché si tende a ricordare una scena, una canzone o un monologo il cui protagonista è proprio un "cattivo"? Forse ci somigliano? Forse esprimono quel lato che vorremmo tanto possedere anche noi? Oppure perché sono liberi di essere ciò che sono? Cosa ci affascina o ci attrae? Tale domanda aperta ha permesso di estrapolare numerose considerazioni associata, poi, al valore numerico che si attribuiva ad ogni “villain” secondo una scala che vedeva i seguenti dati:
1 (Non lo reputo un cattivo)
2 (Poco riuscito)
3 (Può andare)
4 (Assolutamente sì, ma gli manca quel qualcosa)
5 (Estremamente riuscito come cattivo)
Dal grafico si evince che il podio è formato da …
1° posto: Scar con ben 164 punti
2° posto: Ursula con 158 punti
3° posto: Malefica con 157 punti
Medaglia di legno, il quarto posto, va alla coppia Jafar e Crudelia con 153 punti seguiti a ruota da Frollo con 152 punti e Grimilde con 151 punti. Chiudono la top ten Rasputin e la Matrigna di Cenerentola con 146 punti, Ade con 138 punti, Capitano Uncino con 122 punti e Yzma con 121 punti. Fanalino di coda è il povero Gaston con 91 punti.
Osservando il grafico dove i personaggi sono stati posizionati in modo sequenziale, cioè in anno crescente di apparizione, si può notare come la Disney abbia “creato” dei villain memorabili a momenti alterni dando grandi sfaccettature e pesi specifici importanti a “cattivi” il cui ruolo rimane marginale e poco memorabile come nella parte finale del grafico dove, escludendo Rasputin, l’andamento del gradimento segue una traiettoria discendente.
Un’ulteriore analisi che si può fare è valutare il “sesso” del cattivo in questione. Sul podio primeggia un “cattivo” animale e non umano, quasi a simboleggiare quella natura ferina che più ci spaventa e terrorizza: la belva crudele, il leone. Seguono due donne dai tratti marcatamente decisi, con una caratterizzazione importante seppur poco presente nel film d’animazione se non nella parte dove il cattivo fa la sua comparsa principale, tanto eccezionale e straordinaria da rimanere impressa nella nostra mente. Il divario è così effimero che l’una può prendere il posto dell’altra. Seguono il podio quattro personaggi dissimili rappresentanti ognuno un aspetto peculiare della cattiveria, quale il tradimento, l’irrazionalità, la manipolazione e l’ossessione a un punto di distanza l’uno dall’altro. Analizzando, quindi, il genere, sul podio domina il genere femminile (2:1) per poi trovare un equilibrio se ci fermiamo ai primi 5 posti (3:3). Andando alla top ten troviamo un ulteriore equilibrio (6:6). Cosa si può dedurre? Che il genere è indifferente in quanto il male non ha sesso perché la sua natura si sposa bene sia con l’uno sia con l’altro permettendo di evidenziare e di far emergere l’uno piuttosto che l’altro lato dell’essere umano.
Per quanto riguarda gli anni, invece, sembra che l’apice si sia raggiunto nel 1994 con Scar per poi avere elementi degni del podio ritornando indietro nel tempo fino a toccare, l’origine con Grimilde. Negli anni 2000, oltre a non avere “degni” villain si è osservato un andamento decrescente di tale figura dettato, forse, dal cambio del pensiero che anima la Disney di questi ultimi anni.
In una recente puntata, martedì 20 dicembre, del programma 100% Italia condotto su Canale 8, si è giocato su una classifica che andava ad analizzare “il cattivo Disney preferito”. Il risultato è stato un podio composto da Crudelia, Malefica e Maga Magò seguite, al quarto posto, da Capitano Uncino. Tralasciando la predominanza femminile, ciò che si evince è un dato significativo: sono tutti personaggi “datati”, non recenti e se si visiona la parte restante della classifica del programma, c’erano la Matrigna di Cenerentola, Pietro Gambadilegno, Ursula, Scar e Grimilde a confermare il concetto visionato prima della non presenza di cattivi di spessore negli anni 2000.
Nel sondaggio fatto, oltre alla classifica numerica, vi era anche la possibilità di dare un commento ad ogni cattivo e quelle più peculiari vedevano:
Scar: “Arrivista, incapace di vedere al di là della sua brama di potere”; “E’ normale che si sia incattivito rimanendo sempre all’ombra del fratello”; “Secondo me è un po’ incompreso”; “Il suo personaggio mi ha fatto sempre riflettere: fin dove ci si spinge per il potere?”; “Non fa il cattivo a caso, riesce ad abbindolare con le parole e farti entrare in sintonia con lui”
Ursula: “La cattiveria che sgorga dal desiderio di potere”; “Si muove in funzione dei suoi scopi”; “Manipolatrice”; “L’unica che mi faceva tremare da piccola”; “Ha saputo sfruttare al meglio le cose successe”.
Malefica: “Permalosa, subdola, suadente”; “E’ un personaggio estremamente affascinante”; “La pazienza nel tramare, la calma nella ferocia”
Jafar: “Stile ed eleganza nell’essere un paraculo”; “Non si arrende e fa di tutto per ottenere ciò che vuole”; “E’ persuasivo”.
Crudelia deMon: “La donna senza cuore per eccellenza”; “Non è una vera cattiva, è solo molto sola”; “Si nasce cattivi”; “Geniale regina della moda”;
Frollo: “E’ molto umano, quindi realistico”; “Impersona i peccati capitali”; “Esprime al meglio il detto: non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”
Grimilde: “La sua spietatezza in quanto rinuncia alla bellezza pur di uccidere”; “Non tentenna nel suo scopo”; “Caparbia”; “Invidiosa”; “La sua sete di cattiveria”.
Matrigna di Cenerentola: “L’invidia che la logora”; “Dare alle figlie la vittoria e le soddisfazioni che lei non ha potuto avere”; “Il suo essere un’arrampicatrice sociale”.
Capitano Uncino: “Rappresenta la giovinezza perduta, mai vissuta e mai goduta. L'invidia verso un eterno bambino diventa la sua ossessione e la sua fissazione a tal punto da diventare il terrore dell'intera Isola”; “E’ molto umano”.
Yzma: “La sua tenacia e il disprezzo per gli altri”; “La sicurezza di sé, questo mi affascina”; “Pazza, isterica, incazzata, ironica e iconica. Praticamente una di noi”
Rasputin: “Rasputin è così, o lo ami o lo odi”; “Lo ammiro per la pazienza”.
Una menzione va ad Hans, il “cattivo” di Frozen descritto con i seguenti commenti: “Personaggio più falso non si poteva.... Descrive le persone come sono nella realtà”; “La capacità di mentire anche con i gesti”; “Ciò che non ti aspetti. Si nasconde dietro una maschera di gentilezza e romanticismo e poi … Sbam.”
Leggendo questi commenti si può riassumere il tutto con ciò da cui siamo partiti. Il male ci affascina perché è ciò che vorremmo essere, è ciò che siamo ed è ciò che saremo. Pochi sono coloro che possono ricoprire il ruolo di eroi perché la loro figura è così lontana da noi che … “non li raggiungeremo mai”. Siamo attratti dai cattivi perché sono parte di noi, sono ciò che siamo in fin dei conti. Chi non vorrebbe essere più bello come Grimilde? Chi non ha mai tramato una “vendetta” come Malefica o Ursula? Chi non è stato, almeno una volta, Frollo nel giudicare “esteticamente” qualcuno o ritenere gli altri non alla propria altezza? E che dire della voglia di successo di Jafar o della Matrigna di Biancaneve? O la paura del tempo che scorre come in Capitano Uncino? E, in ultimo, quante volte avremmo voluto avere quella sicurezza nei propri mezzi come Yzma o Maga Magò, quella capacità dialettica di Scar o tramare le peggiori cattiverie come Rasputin contro quella persona che si è comportata come Hans nei nostri confronti?
I Villain sono molto più simili a noi di quando non lo sono gli eroi ed è questo che ci spinge ad empatizzare con loro, ad esserne affascinati.
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